Notule
(A cura
di LORENZO L. BORGIA & ROBERTO COLONNA)
NOTE
E NOTIZIE - Anno XIII – 07 novembre 2015.
Testi pubblicati sul sito
www.brainmindlife.org della Società Nazionale di Neuroscienze “Brain, Mind
& Life - Italia” (BM&L-Italia). Oltre a notizie o commenti relativi a
fatti ed eventi rilevanti per la Società, la sezione “note e notizie” presenta
settimanalmente lavori neuroscientifici selezionati fra quelli pubblicati o in
corso di pubblicazione sulle maggiori riviste e il cui argomento è oggetto di
studio dei soci componenti lo staff dei
recensori della Commissione Scientifica
della Società.
[Tipologia del testo: BREVI
INFORMAZIONI]
Scoperto un nuovo frammento di APP con un
probabile ruolo nella malattia di Alzheimer. Una scoperta sorprendente,
perché assolutamente imprevista, potrebbe rivelarsi importante per la
comprensione della patologia sottostante vari disturbi neuropsichici. Tyan
& Koo, rispettivamente di Singapore e San Diego, hanno rilevato che una
scissione mai descritta in precedenza dell’APP (amyloid precursor protein) da parte della η-secretasi, seguita dall’intervento di α- o
β-secretasi, rilascia un nuovo frammento proteolitico, battezzato Aη, in grado di causare danno
sinaptico. Ricordiamo che dall’APP derivano i peptidi β-amiloidi di 42
aa., che sono i maggiori costituenti delle placche della malattia di Alzheimer [Tyan S. H.
et al., Cell Res. – Epub ahead of print
10.1038/cr.2015.125, Oct. 27, 2015].
Inibizione di neuroni dell’ippocampo da parte del frammento Aη dell’APP scoperto di recente. Willem e numerosi colleghi, provenienti da 14 diversi istituti scientifici, in uno studio pubblicato su Nature dichiarano di aver identificato i frammenti CTF-η dai quali derivano i peptidi Aη, e riportano di aver verificato la capacità dei prodotti di scissione dell’APP secondo la via della η-secretasi di inibire l’attività neuronica dell’ippocampo. Il lavoro sarà recensito in una nota che sarà pubblicata la prossima settimana. [Nature 526 (7573): 443-7, 2015].
Descritta una nuova forma di malattia di Charcot-Marie-Tooth da mutazioni in MORC2. La malattia di Charcot-Marie-Tooth è un disturbo neurologico complesso con grande eterogeneità genetica, ora Sevilla e colleghi presentano su Brain l’individuazione di una nuova forma assonale associata al gene MORC2p.R190W in quattro persone affette della stessa famiglia. In altri due casi apparentemente sporadici della malattia, Sevilla e colleghi hanno rilevato nel primo la stessa mutazione e nel secondo MORC2p.S25L. [Brain pii: awv311, 2015].
Un nuovo strumento di autodiagnosi in 33 punti per la fase di eccitazione del disturbo bipolare. Uno studio condotto su 350 pazienti cinesi depressi ha indagato l’efficacia della versione cinese dell’HCL-33 (Hypomania Checklist in 33 items) per svelare fasi di eccitazione non riconosciute in pazienti depressi. Il test è stato completato dai pazienti stessi ed ha rivelato una notevole sensibilità ed efficacia nel rilievo diagnostico, tanto che Feng e colleghi, ossia gli autori dello studio, lo raccomandano per un uso più esteso [J Affect Disord. 190: 214-220, 2015].
Nel disturbo depressivo maggiore è alterata la funzione sinciziale della glia. Evidenze in questo senso sono emerse da uno studio condotto da Medina e colleghi. La ridotta espressione di geni cruciali per le funzioni sinciziali della glia in pazienti affetti da disturbo depressivo maggiore, documentata da questi autori, è coerente con la tesi che attribuisce la disfunzione ippocampale depressiva ad una compromissione dell’omeostasi sinaptica, dipendente dall’azione della rete astrocitaria [Medina A., et al., J Psychiatr Res. 72: 15-21, 2015].
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